Manuel Vatta

settembre 2015
Nel corso di una visita a Perugia, il lettore Manuel Vatta, sollecitato dalla ricerca di Fomenko-Nosovskij sulla Nuova Cronologia, ha tratto da un nuovo sguardo sulla citta' le seguenti originali osservazioni, che abbiamo ritenuto utile pubblicare non trattandosi di conclusioni di esperti e addetti ai lavori:

"le scrivo per portarla a conoscenza di alcuni fatti che mi sono saltati all'occhio e nei quali mi sono imbattutto e che magari può girare al professor Fomenko nel caso li ritenesse interessanti al fine della nuova cronologia.

Uno riguarda la città di Perugia, che nei testi italiani di Fomenko non è mai menzionata benchè il nome stesso, stando alle spiegazioni nei libri del professor Fomenko sull'origine dei nomi e delle parole, si potrebbe anche tradurre come P-Rugia ossia città dei rugi, dei russi. Ebbene, sono stato a Perugia di recente: vi è una porta d'entrata molto grande, antica, con la scritta Avgvsta Pervsia e vi è il pittore Bonfigli Benedetto (1420-1496) che ha dipinto un affresco intitolato:"La presa di Perugia da parte di Totila" che come sfondo ha proprio questa porta. Il dipinto raffigura la presa di Perugia da parte del re dei Goti,Totila, e a quanto risulta dal dipinto le figure portano vestiti medievali e dunque il pittore ha ritratto fatti avvenuti nel medioevo dei quali o è stato testimone o ha avuto notizia. Ora il fatto particolare è che Jacopo da Varagine nel 1260, stando a Wikipedia, ha compilato una seria di agiografie raggruppate in un libro dal titolo "la Legenda aurea" o "Legenda Sanctorum" nelle quali riporta gesta e vita di santi tra i quali San Benedetto da Norcia. Qui Jacopo da Varagine, raccontando dell'incontro tra Totila il re dei Goti, lo stesso raffigurato dal Bonfigli, e San Benedetto, chiama Totila "Attila"! A guardar bene anche i nomi Attila e Totila, a parte la "o", sono uno l'anagramma dell'altro, e a quanto pare questo Totila aveva lo stesso soprannome dell'Attila come ci è stato tramandato a scuola, ossia "Flagellum dei"...ora viene da chiedersi se magari Perugia fosse la capitale o una città importantissima che ha avuto origine prima di Firenze e la Roma italiana, magari capitale del regno degli Et-Ruschi. Ci sta bene no P-Rugia capitale del regno degli Et-Ruschi, e che in realtà il famoso Attila re degli Unni scese in Italia per prendere P-Rugia, capitale di un regno e che poi successivamente il fatto sia stato attribuito ad un tempo remoto e ad un'altra città.

Un'altra cosa di cui mi sono accorto è che nessuno dei più grandi intellettuali italiani del medioevo e del rinascimento (Dante, Boccaccio, Petrarca, Michelangelo, Da Vinci, Botticelli, Brunelleschi, Alberti), nell proprie opere ha mai riportato, scritto, rappresentato il Colosseo. È strano... forse è proprio vero che il Colosseo a Roma in Italia non esisteva alla loro epoca. Sarebbe come se grandi artisti o intellettuali del nostro tempo tipo Umberto Eco ecc...non parlasssero nelle loro opere dei computer o della televisione..."