Il Mito Occidentale

La “antica” Roma e i “germanici” Asburgo sono dei riflessi della storia della Rus’ dell’Orda del XIV-XVII secolo.
L’eredità del Grande Impero nella cultura dell’Eurasia e delle Americhe

A. T. Fomenko – G.V. Nosovskiy

testo tradotto in italiano da Claudio dell’Orda

CAPITOLO 1: BREVE RICOSTRUZIONE DELLA STORIA PRIMA DEL XIX SECOLO.

 

1. L’EPOCA PRIMA DEL XI SECOLO.

Questa sezione è molto breve. SUGLI EVENTI PRIMA DELL'XI SECOLO DOPO CRISTO NON ABBIAMO TROVATO NESSUNA INFORMAZIONE NELLE FONTI SCRITTE. Ciò è apparentemente dovuto al fatto che a quel tempo non esisteva la scrittura. Sorse solo nel X-XI secolo d.C. L’era precedente all’XI secolo dovrebbe essere immaginata come "un’era primitiva”, l’alba della civiltà. Da quei tempi, forse, sono giunti fino a noi solo alcuni strumenti primitivi, che oggi sono esposti nei musei, nelle sale dedicate all'uomo primitivo. Presumibilmente, visse molti e molti secoli e persino millenni prima di Cristo. Cocci, ossa, strumenti di selce, coltelli e asce, raschietti, ceneri di fuochi nelle caverne, punte di frecce e lance di pietra, gioielli primitivi realizzati con ossa di mammut o denti di predatori. Ripetiamo ancora una volta che sono queste sale dei musei moderni a darci un'idea corretta della vita delle persone fino al X-XI secolo. A quel tempo, in molti luoghi, le persone vivevano ancora in caverne e rifugi. Non erano ancora state in grado di costruire strutture significative, tanto meno edifici.

Allo stesso tempo, i libri di storia ci raccontano molti dettagli sulla vita delle persone nell'era presumibilmente precedente al X secolo d.C. Ricordiamo alcune culture che oggi sono considerate parte della "profonda antichità".

I leggendari Sumeri. Le civiltà "antiche" della Mesopotamia e dell'America. L'Egitto faraonico con la sua lussuosa cultura "antica". Il regno di Troia e la famosa guerra di Troia, presumibilmente del XIII secolo a.C., cantata dal poeta cieco Omero. La Cina “antica” e illuminata. I potenti Etruschi. La grande civiltà greca "antica". Ancor di più la grande Roma “antica”, nata dalla civiltà etrusca. La "antica" Cartagine e le sue guerre con la potente Roma. La misteriosa e "antica" India con i suoi tesori. I potenti califfati arabi dell'alto medioevo. I regni biblici "antichissimi" di Israele e Giuda. La "antica" Assiria, Siria e Persia. I signori feudali dell'Europa medievale nei loro possenti e tetri castelli. E così via.

Ci viene detto che tutto questo esisteva in un'epoca antecedente al X secolo d.C. Questo non è vero. Tutto questo è esistito, MA IN UN'ERA COMPLETAMENTE DIVERSA, E A VOLTE IN UN ALTRO LUOGO. Vale a dire, dopo il X secolo d.C., ovvero nell'ultimo millennio. In altre parole, le date di tutti gli eventi “antichi” dovrebbero essere corrette. Occorre spostarle in avanti per ritrovare i veri luoghi nel periodo che va dal X al XVII secolo. Ciò fa parte del problema cronologico, che è molto complesso e per la cui soluzione devono essere applicati i moderni metodi delle scienze naturali.

Naturalmente sorgono molte domande. Quanto sono valide le datazioni scaligeriane oggi familiari e come sono nate? Sono davvero supportate da metodi fisici indipendenti di datazione, come siamo portati a credere oggi? Ad esempio, il radiocarbonio o la dendrocronologia. Qual è lo stato attuale della tecnologia per datare i monumenti e gli eventi storici utilizzando i metodi fisici? Le prove provenienti dai vecchi documenti sono coerenti con la datazione astronomica indipendente? Cosa hanno detto gli scienziati critici del XVII-XX secolo su questo argomento? E così via.

Di tutto questo abbiamo parlato in dettaglio nei primi tre volumi della serie "Cronologia" in sette volumi. Si scopre che la cronologia scaligeriana non ha una conferma oggettiva indipendente. In particolare, il popolare metodo al radiocarbonio e gli altri metodi fisici, in realtà non la confermano affatto, vedere il libro di A.T. Fomenko “I Numeri contro le bugie”, capitolo 1: 15-17, sebbene gli storici cerchino di fingere che esistano tali prove.

Si scopre anche che, durante il XVII-XX secolo, la cronologia di Scaligero è stata più di una volta sottoposta alle crescenti critiche da parte degli scienziati di diversi paesi. Sono stati pubblicati numerosi libri su questo argomento, ad esempio [1298], [1214], [1215], [542], [543], [544], [614]. Non c'è stata alcuna risposta motivata da parte degli storici, che hanno cercato di dimenticare i libri critici. Sebbene tra i critici della cronologia di Scaligero ci fossero celebrità come Isaac Newton [1298], [1141], Fig. 1.1, così come l'eccezionale scienziato ed enciclopedista N.A. Morozov [542], [543], [544], Fig. 1.2. Vedi il libro di A.T. Fomenko “I Numeri contro le bugie”, capitolo 1.

Si è scoperto anche che nell'epoca scaligeriana del XVI-XVII secolo esistevano molte altre versioni di cronologia e la storia antica era immaginata in modo completamente diverso da come lo è oggi. Come esempio, segnaliamo il libro di Mavro Orbini [617].

La nostra analisi ci ha permesso di formulare finalmente una conclusione: tutti gli eventi “antichi” e medievali a noi noti oggi, si sono verificati in realtà non prima dell'XI secolo d.C.

Inoltre, persino gli eventi apparentemente “molto antichi” risultano essere tardivi, ovvero vicini a noi. Diciamo che le sepolture egiziane "antiche" risalgono in realtà all'epoca del XV-XVIII secolo d.C. e non al I, II o addirittura III millennio a.C., come ci assicura la storia di Scaligero, vedere il libro “L’ascesa del Regno”, capitolo 4 e successivi.

Quindi, l'era prima dell'XI secolo è coperta da una profonda oscurità a causa della quasi totale assenza di documenti di quel periodo che ci sono pervenuti. È possibile che solo nel X-XI secolo sia emersa per la prima volta l'idea stessa di scrittura. Probabilmente nell'antico Egitto, inizialmente sotto forma di immagini geroglifiche. Probabilmente, la registrazione dei pensieri sotto forma di immagini è primitiva e solo successivamente si è evoluta nelle forme moderne.

 

 

2. L’EPOCA DEL XI SECOLO. LA NATIVITA’ DI CRISTO NEL 1152 E LA SUA CROCIFISSIONE A ZAR-GRAD NEL 1185.
LA RELIGIONE CRISTIANA. LA STORIA MAGICA DEL VANGELO RIFLETTE L’ADORAZIONE DI ANDRONICO-CRISTO NELLA RUS’ DELL’ORDA DEL XII SECOLO.

Nell'epoca del X-XI secolo, fu calcolata per la prima volta la Pasqua, vedere "Le sette meraviglie del mondo", capitolo 2. Venne creato il primo calendario della chiesa. Nacque l'astronomia, inizialmente destinata a servire il calendario della chiesa.

Nel XII secolo si svolsero gli eventi importanti descritti nei Vangeli: la venuta di Gesù Cristo, la sua vita e la crocifissione. L’imperatore Andronico-Cristo (alias il grande principe russo Andrei Bogoljubskij, ovvero l’apostolo Andrea il Primo Chiamato) fu crocifisso a Zar-Grad (Yoros sul Bosforo) = Gerusalemme = “antica” Troia, nel 1185. Vedi il nostro libro "Lo zar degli slavi". Nella Fig. 1.3 viene mostrato un lussuoso mosaico della chiesa di Santa Sofia a Zar Grad, raffigurante Gesù Cristo. È considerato “una delle più grandi opere e trionfi dell'arte musiva a Costantinopoli” [1122], p.56. Oro, pietre preziose e semipreziose.

Per cui, l'anno zero dell'era “dalla Natività di Cristo”, originariamente era il 1152 d.C.

Fino all'epoca del XVII secolo, quando si registrarono le date, il numero romano X, cioè "dieci", nella designazione latina del secolo (ad esempio, XI secolo), era semplicemente la lettera iniziale X del nome Cristo. Pertanto, inizialmente, l’abbreviazione: “XI secolo” significava “Primo secolo di Cristo”, ovvero la Prima Era dell'Incarnazione di Cristo. In questo caso, la lettera X era separata da un punto dai numeri successivi, cioè scrivevano X.I, X.II e così via. Per cui, a partire dal momento dell'Incarnazione di Gesù Cristo nel XII secolo, le persone iniziarono a contare gli anni in quest'epoca. Sorse la cronologia cristiana. Tutte le date di quell'epoca furono scritte partendo dal nome di Gesù Cristo, cioè con la lettera X o la lettera I. Il fatto è che il numero romano I, cioè "uno", nella designazione araba dell'anno, ad esempio il 1255, originariamente era la prima lettera I del nome Iesus. Pertanto, l’espressione “Anno 1.255” in quei tempi lontani significava una cosa sola, ovvero: “anno 255 da Gesù”. La tradizione di scrivere le date partendo dalla X o dalla I (seguite dai tre numeri), si mantenne sino al XVI-XVII secolo. Vale a dire che le lettere X e I venivano separate con un punto dai restanti tre numeri che indicavano la data stessa. A volte veniva usata la J al posto della I. Per i dettagli, vedere il libro di A.T. Fomenko "I Numeri contro le bugie", capitolo 6:13.

Diversi secoli dopo, precisamente nel XVII secolo, iniziò la creazione della versione “riformista” della storia. Gli scaligeriani avevano bisogno di distorcere la storia degli ultimi secoli, cioè del XIV-XVI secolo, ben oltre ogni possibile riconoscimento. Ciò è stato fatto, in particolare, distorcendo la cronologia. Il metodo principale di falsificazione era semplice. La prima lettera X (cioè Cristo) presente nelle date, fu astutamente dichiarato che indicava “dieci secoli”, mentre la prima lettera I (cioè Gesù) fu dichiarato che indicava le “migliaia”. Di conseguenza, le date vennero invecchiate artificialmente di circa 1000 anni. Di conseguenza, enormi blocchi di eventi medievali del XI-XVII secolo, “caddero” indietro nel tempo di circa mille anni. Ne nacque una storia “antica” fantasma.

Andronico-Cristo fu crocifisso sul monte Beykos, alla periferia di Zar-Grad (Yoros), vedi "La Conquista dell'America da parte della Rus' dell'Orda", capitolo 5:1.

Apparentemente, il regno più antico di cui ci siano pervenute vaghe informazioni, è l'Antica Prima Roma, ossia l'Antica Roma nella Valle del Nilo. Lo stato situto nella Valle del Nilo, nella versione scaligeriana della storia creata nel XVII secolo, era chiamato Egitto. A quanto risulta, questo è sbagliato. Poiché l'Egitto biblico non ha nulla a che fare con quello di cui stiamo parlando. L'Egitto del Pentateuco dell'Antico Testamento è la Rus' dell'Orda del XIV-XVI secolo, vedere il libro “La Rus' Biblica”, capitolo 4. Tuttavia, in seguito il nome biblico Egitto = Kopt = Kipchak, fu trasferito (sulla carta) in Africa e assegnato a un regno veramente antichissimo nella valle del Nilo. Come risultato, è sorta una totale confusione.

La capitale dell'antico regno africano si trovava vicino alla foce del Nilo ed ai nostri giorni si chiama Alessandria. Oggi non abbiamo praticamente informazioni su questo regno. Probabilmente, la scrittura ebbe origine qui, prima in forma geroglifica. Cioè, "scrivevano con le immagini". Convenzionalmente, chiameremo Alessandria la Prima Roma.

Non c'erano ancora gli edifici ciclopici a noi familiari oggi nell'Egitto africano: piramidi, sfingi, templi, obelischi. Saranno tutti eretti molto più tardi, nell'epoca del XIV-XVI secolo, quando verrà costruito, nell'Egitto africano, il cimitero reale imperiale per i re-khan del Grande Impero Mongolo. I grandi re defunti venivano portati qui dalla Rus' dell'Orda e dall'Ottomania=Atamania, per essere sepolti in tombe lussuose con grandi quantità di oro e gioielli.

Nel X-XI secolo, la capitale del Regno fu trasferita nello stretto del Bosforo, nella città di Yoros, sulla sponda asiatica del Bosforo. La chiamiamo la Seconda Roma. È questa la Gerusalemme evangelica, ed è anche la "antica” Troia. In seguito, la capitale si trasferì nella Rus', a Yaroslavl - Novgorod la Grande, conosciuta anche come “antica” Roma. In linea di massima, questa era già la Terza Roma, anche se è da essa che la maggior parte degli “autori antichi” cominciano a contare le Roma, considerandola la Prima e dimenticandosi delle precedenti. Dopo qualche tempo, la capitale dell'Impero tornò di nuovo sul Bosforo, ma non al suo posto originale, ma all'altra estremità dello stretto, e sulla sponda europea, non più su quella asiatica. Sorse la Costantinopoli medievale, conosciuta anche come la Zar-Grad medievale della fine del XIV-XV secolo, che successivamente divenne la Istanbul turca. In termini generale fu la Quarta Roma, e la seconda secondo la storia di Scaligero. Come è noto, Mosca venne in seguito chiamata la Terza Roma (secondo il racconto abbreviato). In alcuni testi antichi, Zar-Grad era chiamata Kiev. Pertanto, alcuni importanti eventi della cronaca di “Kiev” si sono effettivamente svolti a Zar-Grad sul Bosforo.

Quindi, 1a Roma: la Valle del Nilo (Alessandria, Il Cairo); 2a Roma: Yoros = Gerusalemme = Troia; 3a Roma: Rus' di Vladimir-Suzdal = Novgorod la Grande (Yaroslavl, Vladimir) = la Roma di Enea-Ryurik; 4a Roma: Costantinopoli; 5a Roma: Mosca.

Tuttavia, quando nel XVI secolo elencarono le Roma, considerando Mosca la Terza Roma (e non la Quinta!), ovviamente non iniziarono con la profonda antichità dell'Egitto africano, ma con la Roma di Enea-Ryurik, ossia con Yaroslavl, con l'Impero dell'epoca della grande conquista: Veliky Novgorod - Prima Roma, Costantinopoli - Seconda Roma, Mosca - Terza Roma. Successivamente, gli storici sostituirono Velikij Novgorod con la Roma in Italia e si ottenne il quadro attuale.

Ripetiamo: la Gerusalemme evangelica originaria (la città di Yoros, Yeros) si trovava sulla sponda orientale asiatica del Bosforo, molto vicina al Mar Nero e al monte Beykos (il Golgota) [ZI].

Il potere di Romea si estendeva a molte regioni dell'Occidente e dell'Oriente, dove si trovavano le province distrettuali di Zar-Grad. Ogni provincia era un'entità statale in gran parte indipendente, ma era guidata da un governatore romeo: re, zar, principe. Era un vassallo della Gerusalemme evangelica = Zar-Grad (Yoros) sul Bosforo.

Tra queste provincie-distretti, c'erano: l'Egitto africano, la Rus' dell'Orda, i territori dell'Europa occidentale, dove più tardi sarebbero sorte la Germania, l'Italia, la Francia, l'Inghilterra, la Spagna, ecc. (nel XVI-XVII secolo). La subordinazione delle province al centro imperiale era piuttosto flessibile. Uno dei segni distintivi dello status di vassallo era il pagamento del tributo a Gerusalemme = Zar-Grad (Yoros). Inoltre, a partire dal XII secolo, le province furono unite dalla comune religione cristiana. Zar-Grad era il centro religioso generalmente riconosciuto dell'intero regno. Questa è la GERUSALEMME evangelica, la Città Santa. È possibile che la parola Fema o Tema, sia collegata alla parola tartara Tumen, ovvero alla parola russa SCURO, che significava un'unità militare (oscurità).

Nelle province, la storia locale indipendente non veniva ancora registrata. Le cronache erano conservate solo a Zar-Grad, in quanto era la capitale del regno cristiano. Riflettevano principalmente gli eventi di interesse per la Gerusalemme = Troia sul Bosforo. Copie delle cronache finivano talvolta in alcune province romee. Tuttavia, questi testi parlavano soprattutto degli avvenimenti successi nella metropoli. Gli eventi locali venivano trattati solo di rado e brevemente.

La Gerusalemme = Zar-Grad (Yoros) sul Bosforo, nel XI-XII secolo era la capitale del potente regno di Romea. Vale la pena notare l'eccellente posizione strategica di Istanbul e le sue potenti fortificazioni militari. Le enormi mura di Costantinopoli, che in alcuni punti correvano su più file, furono più volte ricostruite e rafforzate, vedere il libro "L'Impero", capitolo 8: 4.3. Gli imponenti resti di queste strutture sono sopravvissuti fino ai giorni nostri, Figura 1.4, Figura 1.5 e Figura 1.6. Alcuni tratti delle mura sono stati restaurati, ma la maggior parte sono rimasti in rovina.

Nell'epoca di Cristo, cioè nella seconda metà del XII secolo, la Rus' accettò immediatamente e integralmente il cristianesimo, e non aspettò mille anni, come ci assicura la storia di Scaligero e dei Romanov. Lo zar russo Vladimir = padrone del mondo, la regina Malka e il capo militare Atamano Kaspar = cosacco-tataro, vennero ad adorare Cristo. Si riflessero nei Vangeli come i tre Magi, sotto i nomi di Baldassarre, Melchiorre e Gaspare, vedere "La Rus' Biblica", capitolo 3. In loro onore fu successivamente eretta l'enorme cattedrale di Colonia, dove fu collocato il famoso sarcofago dei Magi. Forse la tomba è simbolica e gli stessi re sono stati sepolti nel cimitero imperiale centrale dell'Egitto africano.

 

 

3. IL XIII SECOLO: LA GRANDE GUERRA DI TROIA COME LA VENDETTA PER LA MORTE DI CRISTO. LA RUS' DELL'ORDA ORGANIZZA LE CROCIATE A ZAR GRAD E SUBITO DOPO IL CENTRO DELL'IMPERO VIENE TRASFERITO NELLA RUS' DI VLADIMIR-SUZDAL.

 

3.1.  I CROCIATI VENDICANO LA CROCIFISSIONE DI ANDRONICO-CRISTO.

Nel 1185, l'imperatore Andronico-Cristo fu crocifisso a Zar-Grad (vicino a Yoros). Le province indignate, guidate dalla Rus' dell'Orda, iniziarono una guerra, il cui scopo era la vendetta e la "liberazione del Santo Sepolcro", cioè la cattura di Zar-Grad = Gerusalemme, la capitale dell'Impero. Si tratta della leggendaria guerra di Troia, riflessa in molti documenti anche sotto i nomi di: Guerra Tarquiniana, Guerra Gotica, ecc. Nelle fonti che ci sono pervenute, la storia di questa antichissima guerra è fortemente oscurata dalla mescolanza degli eventi successivi del XIV-XV secolo. Tuttavia, le informazioni sulla guerra di Troia del XIII secolo, sono ancora conservate.

Nella storia scaligeriana del Medioevo, questa stessa guerra è ben nota sotto il nome collettivo di Crociate del XIII secolo, la presa di Zar-Grad nel 1204, seguita dalla caduta di Zar-Grad nel 1261 e da una nuova guerra. Fondamentalmente, la guerra di Troia fu una serie di sanguinose battaglie separate. Infatti, fu così che venne descritta, ad esempio, "dall'antico” Omero, vissuto nell'epoca del XV-XVI secolo.

La storia moderna attribuisce grande importanza alle Crociate. Nella nostra ricostruzione, il loro ruolo è crescente. La guerra di Troia del XIII secolo fu, relativamente parlando, la PRIMA GUERRA MONDIALE DELL'ALTO MEDIOEVO. Il suo esito in realtà predeterminò gli ulteriori eventi in Europa e in Asia, e il corso della storia mondiale per i diversi secoli a venire.

 

 

3.2.  L’ESODO DEI TROIANI DA TROIA = ZAR-GRAD.

Con la caduta di Gerusalemme = Zar Grad e la morte dell'antico Impero Romaico, inizia l'esodo e la fuga di vari gruppi di persone dalla regione della capitale della Romea al collasso. Lo schema delle thema romaiche è convenzionalmente mostrato nella figura 1.7. Sulla scia dei fuggitivi ci sono i crociati vendicatori dell'Orda, che catturano e colonizzano nuove terre. Si stabiliscono in diversi paesi dell'Europa e dell'Asia. Questa immagine è ben nota dalla storia “antica” di Scaligero. I fuggitivi dalla Romea si chiamano Troiani, cioè il popolo di Troia = Zar Grad. Sono gli Argonauti, sono anche i cosacchi dell'Orda, che, secondo gli “antichi” miti greci, dopo la guerra di Troia partirono per vagabondare, conquistando e colonizzando varie terre.


Fig.1.7

 

 

3.3.  LA FORMAZIONE DELLA RUS’ COME CENTRO DEL NUOVO IMPERO, SUCCESSIVO A QUELLO PRECEDENTE.

Dopo la caduta del governo precedente e la presa di Zar Grad da parte dei crociati dell'Orda nel 1204, la Rus' dell'Orda, che in precedenza era una delle province dell'Impero Romaico, viene alla ribalta partecipando attivamente alla guerra di Troia.

Dopo il crollo della Romea all'inizio del XIII secolo, i rappresentanti della dinastia reale fuggirono dalla capitale nelle varie province dell'ex impero. Alcuni di loro non volevano fare i conti con la perdita del potere supremo e iniziarono a lottare per il dominio del mondo. Secondo le idee dei re romei, che avevano una base religiosa pronunciata, la loro famiglia reale aveva il pieno diritto di possedere il mondo intero, non solo le terre già conosciute, ma anche tutte quelle che verranno scoperte in futuro. Consideravano questo diritto come un patrimonio sacro e antico, che apparteneva loro per eredità, e che per motivi temporanei, fu loro portato via illegalmente. Pertanto doveva essere restituito.

Di conseguenza, sorsero diversi stati che si consideravano i successori legali dell'antica Romea. Ad esempio, l'impero niceno. L'antica Nicea è la moderna città di Iznik in Turchia. Si formarono anche altri regni. Uno di questi stati era la Rus' di Vladimir-Suzdal con capitale a Rostov la Grande, e poi a Yaroslavl = Novgorod la Grande. Fu qui che arrivò il re troiano Enea, i cui antenati, a quanto pare, provenivano dalla Rus'. Nelle cronache russe, il re Enea si rifletteva come il famoso "variago" Ryurik. Enea-Rurik unisce i vari principati russi sparsi in un unico regno. Vedi il nostro libro "L'inizio della Rus' dell'Orda". Pertanto, i primi re della Rus' di Vladimir-Suzdal (prima a Rostov e poi a Novgorod) furono gli eredi della dinastia romaica, espulsa da Zar Grad durante il crollo della Romea all'inizio del XIII secolo. Iniziarono le lotte per restaurare l'Impero. Enea-Ryurik riuscì a creare un potente stato multinazionale, che inizialmente copriva la regione del Volga e la regione del Mar Nero settentrionale. Le ricchezze economiche e l'abbondanza di risorse umane e cavalli, si rivelarono sufficienti per ottenere il dominio del mondo con mezzi militari.

La storia dei primi re della Rus' di Vladimir-Suzdal, prima di Ivan Danilovich Kalita, che iniziò la campagna d'Occidente nel XIV secolo, ovvero la grande conquista mongola, richiede ancora ulteriori ricerche. Probabilmente il nome Kalita è una delle forme del noto titolo medievale di Califfo.

 

 

3.4.  L’UNIFICAZIONE DEI POPOLI SLAVI E TURCHI SOTTO IL REGIME DELL’ORDA.

Successivamente, ebbero luogo turbolenti eventi politici e militari. La grande invasione mongola iniziò da est - dalla Rus' di Vladimir-Suzdal. Il successo della conquista si basò sull'unificazione di numerosi popoli sul territorio della Rus' dell'Orda, in un unico stato multinazionale sotto il dominio militare, cioè il dominio dell'Orda. Tra la fine del XIII e l'inizio del XIV secolo, vinse la Rus' dell'Orda, che per più di tre secoli (fino all'inizio del XVII secolo) stabilì il suo dominio sull'Occidente, sull'Eurasia in generale, sull'Africa e successivamente sul mondo, inclusa l’America.

I re della Rus' dell'Orda, chiamati anche Khan, Khagan, granduchi di tutta la Rus', sulla base di considerazioni dinastiche e di altro tipo, oggi non del tutto chiare, si consideravano gli unici eredi legittimi dell'antico Impero di Romea, in quanto AVEVAVI UN DIRITTO DI EREDITÀ ILLIMITATO AL POSSESSO DI TUTTO IL MONDO. Per quanto si può capire dalle informazioni frammentarie sopravvissute, consideravano tutti gli altri governanti che non erano ancora loro subordinati, come degli usurpatori illegali e temporanei di alcune terre del mondo, che appartenevano a loro. DOPO AVER DICHIARATO APERTAMENTE L'OBIETTIVO, LA DOTTRINA MILITARE DEGLI ZAR-KHAN DELLA RUS' DELL'ORDA ERA LA SOTTOMISSIONE DEL MONDO INTERO CON MEZZI MILITARI. Cioè, il recupero del patrimonio antico.

Lo schema per ricostruire la storia dei principali imperi; Zar Grad e la Rus' dell'Orda, è mostrato nella Fig. 1.8.


Fig.1.8.