Il Mito Occidentale

La “antica” Roma e i “germanici” Asburgo sono dei riflessi della storia della Rus’ dell’Orda del XIV-XVII secolo.
L’eredità del Grande Impero nella cultura dell’Eurasia e delle Americhe

A. T. Fomenko – G.V. Nosovskiy

testo tradotto in italiano da Claudio dell’Orda

CAPITOLO 2: LA ROMA “ANTICA” È UN RIFLESSO DELLA TERZA ROMA, OVVERO LA RUS’ DELL’ORDA DEL XIII-XVI SECOLO.

 

1. IL REGNO DI ZAR-GRAD DEL XI-XII SECOLO E IL GRANDE IMPERO MONGOLO DEL XIII-XVI SECOLO, SONO GLI ORIGINALI DI TUTTI I PRINCIPALI REGNI “ANTICHI” DELLA STORIA DI SCALIGERO.

I nostri risultati forniscono informazioni su come fu realmente la storia romana. Ricordiamo che, secondo la nuova cronologia, la storia romana di Scaligero, a partire dalla fondazione di Roma presumibilmente nell'VIII secolo a.C. e fino al XIII secolo d.C., è un riflesso fantasma della storia degli Asburgo del XIII-XVI secolo. Vedi i parallelismi dinastici nei libri “I Numeri contro le Bugie”, capitolo 6, e “L’antichità è il Medioevo”, capitolo 7. La storia degli Asburgo è quindi decisiva per l'intera storia di Roma. Sia quella “antica” che quella medievale.

Tuttavia, l'Impero Asburgico del XIII-XVI secolo coincide cronologicamente con il Grande Impero Mongolo. Di conseguenza, secondo i nostri risultati, la storia degli Asburgo fino al XVI secolo è solo un riflesso dell'Impero Mongolo sulle pagine delle cronache dell'Europa occidentale. Davvero? Risulta proprio così. Di seguito presenteremo l’importantissima corrispondenza tra l'Impero Asburgico del XIV-XVI secolo e il Grande Impero del XIV-XVI secolo. Tuttavia, non vi è alcuno spostamento cronologico tra di loro, mentre c’è una duplicazione degli eventi. Si scopre che ogni re-khan dell'Orda russa di quest'epoca è descritto due volte. La prima volta si rifletteva nelle cronache russe, rifatte successivamente dagli storici dei Romanov nel XVII-XVIII secolo sotto l'influenza delle nuove tendenze. La seconda volta sulle pagine delle cronache dell'Europa occidentale, anch’esse rifatte con cura dagli storici dell'Europa occidentale del XVII-XVIII secolo. In linea generale, eseguirono lo stesso ordine impartito dal nuovo governo. Anche il fatto stesso dell'esistenza dell'Impero Mongolo, fu cancellato dalle pagine della storia mondiale.

È sorprendente che spostandoci dal presente al passato, già nel XVII secolo si rivela un quadro storico del tutto sconosciuto. Cioè, sembra abbastanza recente. Non per niente gli storici chiamano la storia dopo il XVII secolo il tempo nuovo, la nuova storia. Questa definizione riflette accuratamente l'essenza della questione. All'inizio del XVII secolo si verificò la più grande svolta nella storia del mondo: il crollo del Grande Impero. Il quadro politico del mondo era diventato completamente diverso. Tuttavia, i nuovi governanti volevano appianare questa lacuna sulla carta (cioè sulle pagine delle cronache). Decisero di presentare la questione come se il quadro politico del mondo del XVII-XVIII secolo derivasse più o meno agevolmente dalla storia precedente del XIV-XVI secolo. A tal fine, la storia del XVI secolo e delle epoche precedenti fu radicalmente distorta. Oggi, ripristinando gli eventi realmente accaduti, vediamo qualcosa che non rientra assolutamente nel quadro delle idee instillate in noi. Gli imperatori dell'Impero Romano d'Occidente, cioè gli Asburgo del XVI secolo, risultano essere solo i riflessi fantasma dei gran zar-khan russi che governarono anche in Europa occidentale fino alla fine del XVI secolo. Tutti i governanti dell’Europa occidentale (e non solo) dell’epoca del XIII-XVI secolo, erano i loro vassalli. Solo dopo la vittoria della ribellione della Riforma del XVI-XVII secolo, i governatori dell'Europa occidentale furono a capo degli stati indipendenti formatisi in Europa (Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, Italia, ecc.).

Ovviamente, fu impossibile cancellare completamente le tracce dell'antica dipendenza dagli zar khan russi. Nella storia dell'Europa occidentale sono rimaste le tracce evidenti, che appaiono come il presunto vassallaggio, puramente formale di tutti o quasi tutti i sovrani dell'Europa occidentale, nei confronti dell'imperatore dell'Impero Romano d'Occidente, ovvero gli Asburgo. È vero, è rimasta qualche stranezza. La dipendenza da vassalli, durata diverse centinaia di anni, per qualche motivo scomparve improvvisamente nel XVII secolo, senza lasciare traccia. E questo è comprensibile. I governanti dell’Austria furono semplicemente e formalmente “nominati” dalla ribelle Europa occidentale del XVI-XVII secolo per svolgere il ruolo dell’antica casa imperiale. Sebbene nel XVII secolo l'imperatore austriaco degli Asburgo non fosse diverso nella sua posizione, ad esempio, dal re francese o inglese.

Tuttavia, gli Asburgo del XIV-XVI secolo erano, in realtà, gli onnipotenti zar khan russi che governavano a Veliky Novgorod = Yaroslavl. In effetti erano gli imperatori di tutti i governatori: i re e i duchi dell'Europa occidentale. E non solo formalmente, come viene presentato oggi nella storia scaligeriana degli Asburgo, ma proprio come dei veri sovrani autocratici.

Per ulteriori informazioni sulla ribellione nell’Europa occidentale del XVI-XVII secolo e sulla scissione dell’Impero “Mongolo”, vedere “La conquista dell’America da parte della Rus' dell’Orda”, capitolo 1.

Passiamo al parallelismo tra la storia della Rus’ dell'Orda del XIV-XVI secolo e la storia dell'Impero Asburgico “europeo occidentale” del XIV-XVI secolo. Cosa significa Asburgo, cioè Habsburg? Come abbiamo già detto, il nome BURG significa ovviamente CITTÀ. Mentre il nome HAB potrebbe essere una lettura latinizzata della parola slava NAV, scritta in cirillico ordinario, che significa NUOVO. La N latina è scritta come la I slava, mentre la V latina è scritta come la B slava. In questo caso, il nome HABSBURG significava NUOVA CITTÀ, NOVGOROD. Questo nome portava il ricordo della capitale della Rus'-Orda - Veliky Novgorod = Yaroslavl. A proposito, il nome della capitale degli Asburgo - VIENNA - deriva probabilmente dalla parola russa VENETS. Cioè, la città della CORONA, ossia la città REGALE. Poi si dimenticarono dell'Orda e dell’origine da Novgorod-Yaroslavl di Asburgo. Inoltre, dopo la divisione del Grande Impero, gli europei occidentali iniziarono a scrivere di nuovo la loro "storia corretta e rivisitata", dove non c'era più posto per la Rus’ dell'Orda. Inoltre, vi facciamo notare che il nome Vienna è molto vicino a Veneti, cioè al nome di un popolo slavo, vedi il libro di Orbini [617].

Per cui, gli Asburgo del XIV-XVI secolo, molto probabilmente erano novgorodiani.

Vi ricordiamo che la Rus’ dell'Orda, cioè l'Impero degli Asburgo, secondo la nuova cronologia dà origine a tutti gli “antichi” imperi romani presenti nel libro di testo di Scaligero, datato da Scaligero a prima dell'XI secolo, come pure, in larga misura, alla versione scaligeriana dell'Impero Romano del presunto XI-XIII secolo d.C. Pertanto la storia di Roma, a partire dal XIV secolo d.C., è completamente determinata dall'Impero Asburgico. Questo fatto è chiaramente presentato nei grafici che riproponiamo. Nella Figura 2.1 viene raffigurata la corrispondenza tra l'Impero Asburgico e il Sacro Romano Impero del X-XIII secolo. Nella Figura 2.2 e Fig.2.3, vengono presentate le corrispondenze tra il Sacro Romano Impero del X-XIII secolo e gli “antichi” imperi romani. Vale a dire, il Secondo Impero Romano di Giulio Cesare, del presunto periodo I secolo a.C. - III secolo d.C. e il Terzo Impero Romano di Diocleziano, del presunto III-V secolo d.C. Pertanto, ENTRAMBI GLI “ANTICHI” IMPERI ROMANI SOPRACITATI SONO I RIFLESSI FANTASMA DELLA RUS’ DELL’ORDA = I NOVGORODIANI DEL XIV-XVI SECOLO = L’IMPERO DEGLI ASBURGO. La corrispondenza degli “antichi” imperatori romani con gli Asburgo è facilmente estraibile lungo la catena dei grafici riportati.

Nella Figura 2.4 viene nuovamente riproposto il parallelismo tra l'“antico” Terzo Impero Romano e la Roma Regale di Tito Livio, dalla quale, secondo la versione scaligeriana, ebbe inizio la Roma “antica”. Pertanto, anche la Roma dei sette re è un riflesso fantasma della Rus’ dell’Orda. La corrispondenza è stata ripristinata lungo la catena: Rus' dell’Orda = Asburgo → Sacro Romano Impero del X-XIII Secolo → “antico” Terzo Impero Romano → “antica” Roma Regale di Tito Livio.

Nella Figura 2.5 viene dato il parallelismo tra l'“antico” Terzo Impero Romano e l'Impero Carolingio del presunto VII-IX secolo d.C. Di conseguenza, anche l'Impero Carolingio è solo un riflesso fantasma della Rus' dell'Orda = Impero Asburgico. La corrispondenza è ripristinata lungo la catena: Rus' dell'Orda = Asburgo → Sacro Romano Impero del X-XIII secolo → "antico" Terzo Impero Romano → "antico" Secondo Impero Romano → Carolingi.

Per cui, la Rus' dell'Orda = Impero dei Novgorodiani = Asburgo del XIV-XVI secolo, è decisiva per quasi tutta la storia "antica" di Scaligero. Di seguito mostreremo che lo stesso presunto Impero Asburgico dell’Europa occidentale era, fino al XVI secolo, un riflesso dell’Impero Mongolo del XIV-XVI secolo. Gli Asburgo sono gli zar-khan del Grande Impero agli occhi dei cronisti dell'Europa occidentale. Solo dalla fine del XVI, inizio del XVII secolo, gli Asburgo divennero i sovrani dell'Austria dell'Europa occidentale, che nacque come uno dei tanti frammenti dell'Impero Mongolo.

Presentiamo un fatto interessante scoperto dal docente di Scienze Mediche D.A. Balalykin (Mosca). Ecco un frammento della sua lettera che ci ha scritto. "Vi invio il mio libro “La medicina di Mosca sulle medaglie della Russia Imperiale”. Prestare attenzione alle pp. 42-44: Nominare Grigory Orlov “Principe dell'Impero Romano” non è uno scherzo, ma un titolo di incentivo di corte completamente ufficiale... Mi sembra che l'uso di tale simbolismo risuoni estremamente bene con gli altri numerosi esempi del genere, come le parole presenti in una delle lettere di "Ivan il Terribile"; "facciamo risalire la nostra famiglia da Cesare Augusto", agli studi globali della Terza Roma. E ancora una cosa. Questo e altri esempi simili, mi sembra che stiano ad indicare che la distanza temporale dalla Roma “Antica” alla San Pietroburgo di Caterina, sia molto inferiore di quanto comunemente si creda. Ebbene, in effetti, volendo incoraggiare qualcuno in Russia ai nostri giorni, a volte viene elevato a titolo di “conte” o “principe”, per decisione di una qualche Assemblea della Nobiltà. Tuttavia, nessuno penserebbe mai di utilizzare titoli che non resterebbero nella memoria delle prossime due o tre generazioni. Oggi non diremmo più “boiardo”, ma bensì “procuratore”.

Mostriamo la medaglia di Grigory Orlov nella Fig. 2.6. Sul lato anteriore della medaglia è scritto quanto segue: “CONTE GRIGORIY GRIGORIEVICH ORLOV, PRINCIPE DELL'IMPERO ROMANO” [199], p. 43. La medaglia fu timbrata "In onore del conte G.G. Orlov per la liberazione di Mosca dalla peste" nel 1771. “Sul retro, G.G. Orlov è raffigurato nell'immagine del GUERRIERO ROMANO M. CURZIO IN ABITI ANTICHI, a cavallo davanti al Cremlino di Mosca” [199], p. 44. Pertanto, al tempo di Caterina erano ancora conservati i ricordi che non molto tempo fa la Rus' dell'Orda del XIV-XVI secolo era l'Impero Romano mondiale, non in senso convenzionale o figurato, ma proprio quello su cui tanto si è scritto nelle opere degli “autori classici”. Tuttavia, la storia di Scaligero aveva già mandato “l’antica Roma” nel profondo passato, attribuendo la sua storia alla Roma italiana. Mentre per la Mosca di quel tempo, gli storici dei Romanov lasciarono solo il vago titolo di "Mosca - la Terza Roma", al quale cercarono di dare un'ombra apparentemente frivola di vanteria.

Di seguito forniamo un elenco che riassume i riflessi fantasma dell'Impero della Rus' dell'Orda del XIV-XVI secolo.

A. Dinastia degli zar-khan russi, 1276-1600. I dati sulla durata del regno sono presi da [775], [794], [161], [36], [362], [145]. Questo periodo della storia russa si sovrappone alla storia degli Asburgo SENZA SPOSTAMENTO CRONOLOGICO. Cioè, entrambi gli imperi sono considerati simultanei nella versione scaligeriana. La tabella dettagliata dei regni dei granduchi e degli zar-khan russi, con tutti i vari riferimenti, è fornita in "La Nuova Cronologia della Rus'", capitolo 1:7.
B. "Antica" storia russa del presunto X-XIII secolo d.C.

■■C. Impero degli Asburgo (= Nov Gorod) 1273-1600 d.C. I dati sulla durata dei regni sono tratti dalle tavole cronologiche di J. Blair [76].

■■■D. Il Sacro Romano Impero del presunto X-XIII secolo.

■■■■E. Regno d'Israele, secondo la Bibbia.

■■■■■F. Regno di Giuda, secondo la Bibbia.

■■■■■■G. Terzo Impero Romano del presunto III-VI secolo d.C.

■■■■■■■H. Secondo Impero Romano del presunto I secolo a.C. - III secolo d.C.

■■■■■■■■I. Roma dei Sette Re = Primo Impero Romano del presunto VIII-VI secolo a.C.

■■■■■■■■■J. Impero Bizantino "Zero" del presunto 330-553 d.C. e la prima metà del Primo Impero bizantino, del presunto 553-700 d.C.

■■■■■■■■■■K. La prima metà del Secondo Impero Bizantino del presunto 830-980 d.C.

■■■■■■■■■■■L. La prima metà del Terzo Impero Bizantino, del presunto 1150-1300 d.C.

■■■■■■■■■■■■M. Storia dell'Inghilterra Medievale del presunto 400-1327 d.C.

■■■■■■■■■■■■■N. Impero Carolingio del presunto 680-890 d.C.

Di seguito presenteremo la corrispondenza tra l'Impero della Rus' dell'Orda e l'Impero Asburgico, Fig. 2.7 e Fig.2.8. Non c’è nessuno spostamento cronologico. Tutti i parallelismi secondari sono già stati descritti nei libri di A.T. Fomenko “I Numeri contro le Bugie”, capitolo 6, e “L'antichità è il Medioevo”, capitoli 3,7.

 

 

2. LE CRONACHE RUSSE E QUELLE DELL’EUROPA OCCIDENTALE.

Sottolineiamo un punto importante. Come vedremo, le fonti russe e quelle dell'Europa occidentale, in linea di massima descrivono lo stesso Impero Mongolo del XIII-XVI secolo, il cui centro fu prima nella Rus' di Vladimir-Suzdal e poi, a partire dal XVI secolo, a Mosca. Allo stesso tempo, le fonti russe, create principalmente nel centro dell'Impero, erano ben consapevoli degli affari interni della corte reale “mongola” e, ovviamente, delle guerre sul territorio della Rus'. Prestavano meno attenzione agli affari occidentali. Dal punto di vista del centro, l'Europa era solo una delle tante province dell'Impero.

Dall'altra parte, i cronisti dell'Europa occidentale prestarono maggiore attenzione agli eventi europei locali. Sapevano molto meno della vita interna della lontana corte imperiale. Semplicemente, non venivano informati di nulla dal centro reale. Non vennero a conoscenza dei dettagli degli intrighi di palazzo, delle cospirazioni nella Rus' dell'Orda e delle guerre intestine della dinastia regnante. Per i cronisti dell'Europa occidentale, la vita dell'Impero si riduceva principalmente agli eventi locali in Occidente. Di tanto in tanto, le truppe imperiali della Rus' dell'Orda attraversavano l'Europa occidentale, stabilendo l'ordine a livello locale o spostandosi in lontananza, verso le nuove conquiste della terra promessa. A volte veniva a far visita anche il gran zar-khan orientale in persona, cosa che accadeva molto raramente. Ovviamente, un evento così eccezionale veniva annotato con attenzione e rispetto dai cronisti dell'Europa occidentale. Ma poi il khan se ne tornava e spariva nel lontano e misterioso Oriente, lasciando dietro di sé una scia di leggende e un'aura di culto nell'Europa occidentale.

Pertanto, i cronisti dell'Europa occidentale parlavano maggiormente delle guerre occidentali, e dicevano poco della vita interna del centro dell'Impero dell'Orda. Mentre i cronisti russi riportavano molti dettagli interni della metropoli e parlavano principalmente delle guerre globali e delle conquiste continentali dell'Impero. Successivamente, nell’edizione dei Romanov della storia russa, le informazioni sulle guerre esterne furono attribuite “ai Tartari”. Per cui, furono segretamente escluse dalla storia russa. Rimasero solo le tracce nella misura in cui i principi russi “parteciparono” alle guerre tartare e “condivisero” il bottino con i tartari. Karamzin, ad esempio, ci presenta la “divisione russo-tartara”: “I Moghul condividevano volentieri con i russi, approfittando del loro coraggio” [362], volume 4, colonna 80.

Pertanto, quando si confronta il contenuto di una cronaca russa dell’Impero “mongolo” con una dell’Europa occidentale, abbiamo a che fare con testi significativamente diversi, scritti da persone diverse in paesi diversi. E da diversi punti di vista ... molto diversi. Se queste fossero copie, calchi dello stesso originale, allora tali cronache sarebbero abbastanza simili. Ma davanti a noi non ci sono affatto delle copie, ma due descrizioni indipendenti degli stessi eventi. Pertanto, la generalità dei principali eventi globali descritti, spesso annega in un oceano di dettagli locali. Ciò dovrebbe essere costantemente ricordato quando si confrontano i contenuti dell'Europa occidentale come provincia della Rus' dell'Orda (sotto il nome degli Asburgo del XIII-XVI secolo) con i contenuti russi della Rus' dell'Orda del XIII-XVI secolo.

 

 

3. LE TOMBE DEGLI ZAR RUSSI E QUELLE DEI RE DELL’EUROPA OCCIDENTALE.

Le tombe degli zar russi prima dei Romanov, presumibilmente oggi si trovano nella Cattedrale dell'Arcangelo di Mosca, al Cremlino. Sono ricoperte da rifacimenti in mattoni dell'epoca Romanov, vedere "Il segreto della storia russa", capitolo 2: 5-6. È difficile dire cosa ci sia sotto i rifacimenti. Molto probabilmente, niente. In ogni caso, è ovvio che l'atteggiamento dei Romanov nei confronti della memoria degli zar-khan dell'Orda e delle loro tombe, è molto interessante. Essendo al centro dell'Impero, i Romanov non dimenticarono che i khan dell'Orda erano i rappresentanti di una dinastia a loro ostile, sul sangue della quale i Romanov salirono al potere nel XVII secolo. Molto probabilmente, i veri resti dei gran principi, ossia i khan dell'Impero dell'Orda, furono distrutti o si trovano in Egitto sul famoso campo di sepoltura imperiale delle piramidi, cioè sulla piana di Giza, o a Luxor, vedi il libro "L'ascesa del Regno", parte 2. A Mosca costruirono, con noncuranza e senza molta riverenza, dei semplici rifacimenti in mattoni, che non possono essere paragonati alle lussuose sepolture dell’“antico” Egitto. Ricordiamo che le tombe di alcuni “faraoni egiziani” erano letteralmente piene d'oro.

In Europa occidentale, dopo il crollo dell'Impero dell'Orda durante la Riforma, salirono al potere dei nuovi personaggi, che essendo lontani dal centro, si presentavano come i discendenti diretti e persino gli eredi dei precedenti zar-khan dell'Orda. Come abbiamo scoperto, nella seconda metà del XVI secolo si verificò una rottura nella dinastia degli Asburgo. Prima di allora, gli Asburgo erano i gran zar-khan "mongoli", i Novgorodiani, mentre dopo il XVI secolo erano già i sovrani locali dell'Europa occidentale che salirono al potere dalle rovine dell'Impero dell'Orda. I primi della nuova generazione di sovrani furono probabilmente gli imperatori austriaci degli "Asburgo", a partire dal 1612.

Cominciarono a riscrivere attivamente la storia dell'Europa occidentale, presentandola come una storia "antica" indipendente, dove non c'era più posto per l'Impero dell'Orda del XIV-XVI secolo. I nuovi sovrani occidentali estesero la loro stirpe fino all'inizio del XIV secolo, dichiarando i vecchi principi dell'Orda come i loro antenati. Allo stesso tempo era necessario documentare la “nuova storia”. Naturalmente, scrissero dei libri di testo. Non fu difficile, ma occorreva presentare delle “tombe autentiche”. A quanto pare, iniziarono a essere realizzate nel XVII-XVIII secolo. I diligenti scalpellini iniziarono a scolpire i lussuosi sarcofagi in pietra. Per creare una giusta e forte impressione, decisero di collocare le tombe “antiche” appena realizzate, nelle varie città dell’Europa occidentale.

La città di Monaco, ad esempio, ricevette la “tomba di Ludovico di Baviera”, Fig. 1.17.

Alla Pisa italiana fu assegnata la “tomba di Enrico VII”, Fig. 1.13.

La “Tomba di Rodolfo” fu realizzata per la città tedesca di Spira, Fig. 2.9.

Alla città tedesca di Heidelberg fu donata la “tomba di Roberto del Palatinato”, Fig. 1.27.

La “tomba di Federico III” fu trasferita nella Vienna austriaca, Fig. 1.31. E così via. Presumibilmente, diverse città dell'Europa occidentale rivendicarono tali "antichità". Volevano tutte “ripristinare la loro storia antica”. Di conseguenza, oggi le “vecchie tombe degli Asburgo” sparse in tutta Europa ci guardano dalle pagine dei libri di storia.

Allo stesso tempo, il vero cimitero dinastico doveva essere localizzato in un unico luogo, in quanto ogni successivo rappresentante della vera dinastia reale, voleva naturalmente essere sepolto con i suoi antenati. Pertanto, una così strana dispersione di “tombe asburgiche” nelle diverse città europee, è di per sé estremamente sospetta. Inoltre, in termini di progettazione, le tombe stesse molto probabilmente furono realizzate non prima del XVIII secolo. Date un'occhiata, ad esempio, alle lussuose tombe mostrate nella Fig. 1.17, Figura 1.13, Fig. 2.9, Figura 1.27, Figura 1.31. Particolarmente impressionante è la tomba di Federico III, presumibilmente completata nel 1513, vedi Fig. 1.31. Le persone impararono a scolpire modelli in pietra così delicati, molto probabilmente non prima del XVIII-XIX secolo. Nella Figura 2.10 viene mostrata la vista generale di questo lussuoso sarcofago, situato oggi nella cattedrale di Santo Stefano a Vienna [1445], p.41. Un'enorme lastra di marmo rosso che pesa circa nove tonnellate [1445], p.42.

In linea generale, la tomba di Federico III è circondata da stranezze. Si ritiene che la sua produzione sia iniziata nel 1469 e che il maestro che la scolpì morì nel 1471 [1445], p. 41. Poi fu trasportata a Vienna presumibilmente nel 1479 [1445], p.42. Ma come può essere! Del resto, l’imperatore Federico III morì solo nel 1493, vedi [76]. Gli storici vogliono quindi assicurarci che Federico III iniziò a prendersi cura della sua tomba 24 anni prima della sua morte. Cioè, mentre era ancora in vita, nel pieno delle sue forze, ordinò che fosse realizzato per sé un sarcofago funebre in marmo. Fece visita al laboratorio, esaminò meticolosamente il lavoro e corresse lo scultore. Crea un monogramma qui, migliora il disegno qua. Secondo noi non è successo nulla di tutto ciò. Qui ci troviamo di fronte a incongruenze nella cronologia scaligeriana. I suoi autori non sono stati in grado di coordinare accuratamente tutte le loro contraffazioni. Per cui, si è scoperto che, circa 25 anni prima della sua morte, il grande imperatore fece fare il suo gigantesco sarcofago di marmo e lo portò via con sé.

Questa stessa storia stranamente assurda, ci viene raccontata anche riguardo la tomba di Rodolfo d'Asburgo [1445], p.40. Inoltre, vogliono assicurarci che questa era una pratica comune a quei tempi. Scrivono così: “Come spesso accadeva nel Medioevo, il Fondatore (come viene chiamato Rodolfo d'Asburgo - Autore) ordinò che la costruzione della tomba iniziasse mentre era ancora in vita” [1445], p. 40. Tuttavia, nei tempi moderni questa strana usanza è in qualche modo scomparsa senza lasciare traccia. I nuovi sovrani smisero di costruire le proprie tombe molto prima della loro morte. Tutto è chiaro. Nel corso della loro vita dovettero affrontato numerosi problemi molto più urgenti.

 

 

4. GLI ASBURGO DEL XIII-XVI SECOLO DOMINARONO L’EUROPA OCCIDENTALE “DA LONTANO”.

Stiamo parlando di un effetto strano. Nella storia scaligeriana degli Asburgo del XIII-XVI SECOLO, riflessa sulle pagine delle fonti dell'Europa occidentale, NON VEDIAMO UN CENTRO DI CONTROLLO CHIARO E BRILLANTEMENTE ESPRESSO. A volte si dice che è la città di Aquisgrana, che, quanto pare, è la città di Hana. A volte si dice che è Francoforte, a volte Vienna, a volte Praga. E così via. Davvero gli Asburgo non avevano una capitale permanente? Il nostro pensiero a questo proposito è questo. Poiché gli Asburgo, cioè i Novgorodiani, erano gli zar-khan della Rus' dell'Orda', la loro residenza permanente era a Veliky Novgorod = Yaroslavl. Gli stessi gran khan non apparivano molto spesso nell'Europa occidentale. La cosa richiedeva una ragione seria. Pertanto, le cronache dell'Europa occidentale descrivono principalmente le azioni dell'amministrazione e dei governatori imperiali locali.

Quando si confrontano le storie dell'Europa occidentale sugli Asburgo con le informazioni russe sugli zar-khan, si dovrebbe comprendere che stiamo confrontando due gruppi di fonti molto diversi. Alcune sono state scritte nell'Europa occidentale, mentre le altre nel centro, nella metropoli. Nonostante il fatto che parlavano della stessa epoca e dello stesso khan imperatore, le descrizioni si rivelarono molto diverse. Di conseguenza, il parallelismo degli eventi qui non è così pronunciato come nel caso in cui si confrontano due diverse versioni delle STESSE FONTI PRIMARIE. Come accade, ad esempio, quando si confrontano il Primo, il Secondo e il Terzo Impero Romano “antico”.

Passiamo ora alla corrispondenza tra l'Impero Mongolo e l'Impero degli Asburgo.